The Brightest Light of Sunshine: Sei tu la mia luce

2 recensioni per The Brightest Light of Sunshine: Sei tu la mia luce

1. 

   Valutato 5 su 5

   Pamelacavaliere – Luglio 16, 2024

   Libro letto in un paio di giorni. La scrittura è scorrevole e il libro è ricco di amore, famiglia e rinascita. Davvero un bell’acquisto

2. 

   Valutato 5 su 5

   chiara.verzulli – Dicembre 1, 2024

   Cari lettori, oggi vi parlerò di un libro che non mi ha fatto per niente piangere, no no, proprio per niente. Ecco, ho già capito la piega che prenderà questa recensione: disperata, accorata, distrutta. Mi sento di dire tranquillamente che è proprio calzante al mio stato d’animo dopo aver finito di leggere questo libro.
   Si tratta di una nuova uscita in casa Queen Edizioni e che fa parte di una trilogia. Oggi parleremo di The Brightest Light of Sunshine di Lisina Coney.
   “Tutte le cose belle della vita hanno bisogno del sole per fiorire e prosperare. Forse ancora non ci conosciamo bene, ma non ho dubbi che tu sia la luce più luminosa del sole, Grace.”

   Non so ancora come sia riuscita ad arrivare fino alla fine del libro. L’autrice parla al lettore con il cuore in mano, alterna abilmente e dolcemente battute divertenti con capitoli carezzevoli e altri dolorosi in cui le storie dei protagonisti ti artigliano l’anima, aggrappandosi per rimanere a lungo lì con te.

   Libro letto letteralmente in una notte, perché non riuscivo a smettere di scorrere le pagine sul mio e-reader. Il rapporto e le storie di Grace e Cal mi hanno letteralmente resa prigioniera. La sveglia alle sei del mattino non perdona, ma la voglia e quella che sembrava essere diventata una necessità di continuare l’hanno fatta da padrone.

   Lei è una sopravvissuta, che porta con sé un buco nero sempre pronto e attivo per divorarla, se prima era una ragazzina come tante, ora è una giovane donna che frequenta l’università, ma che vive con la paura e un peso sull’anima che la piega; i legami familiari sono stati la sua rete di protezione, su cui mentre era in caduta libera è atterrata e che le ha dato la forza e possibilità di rialzarsi; una frase di uno dei suoi papà ripetuta come un mantra, un gioco di parole con il suo nome che racchiude l’essenza del libro

   “Ovunque la vita ti ponga, ricordati di sbocciare con grazia.”

   Ed è proprio da qui che parte la storia, da quella voglia e bisogno di sbocciare: lei davanti a una vetrina di uno studio di tatuaggi, mentre cerca di trovare quel coraggio di entrare e farsi marchiare la pelle per sempre come segno del momento della svolta. Lei che non vuole raccontare a nessuno quello che ha vissuto per non leggere negli occhi degli interlocutori la compassione, la pietà, per evitare che i rapporti cambino, mutando in qualcosa di superficiale che li porta ad allontanarsi. Restituisce a chi le si avvicina e prova a entrare nel suo mondo in maniera delicata, rispettandola, amore, dolcezza, la sua sensibilità.
   Ha due passioni che sono sempre state lì per aiutarla a stare meglio e trovare il suo futuro: la danza classica, è una bravissima ballerina, nel ballo ritrova se stessa; l’altra sono i libri e la scrittura, ed è in questo campo che vede il suo futuro.

   Ma chi è Cal? Oltre a essere il proprietario di uno studio di tattoo e l’uomo che tutte vorremmo come amico e amore della vita, intendo…
   Dopo aver chiuso una relazione per un tradimento, è tornato nella città natale, ha aperto il suo studio, un luogo tutto suo dove lasciare libero il suo animo disegnato. Ma il motivo principale per cui è tornato è Maddie, la sua sorellina. Lui vive per lei

   “«Ti voglio bene, Sammy. Sei il miglior fratello maggiore del mondo.»
   Mi si forma un nodo in gola e deglutisco. «Ti voglio bene anch’io, Mads. Più che a chiunque altro.»
   Sussulta. «Più di Grace?»
   Ridacchio, sistemandole i capelli castani dietro le orecchie. «Vi amo entrambe in modi diversi», le spiego. Dire ad alta voce che amo Grace non mi sembra affatto strano. «Ma sì, piccola, ti amo anche più di Grace. Più di chiunque altro, sei la mia persona numero uno al mondo. Non dimenticarlo mai.»”

   Una bambina dolcissima e allegra, ma che ha un padre assente e che non la vede e condivide la madre con il suo amato Sammy, una madre che non la difende né dal suo compagno e nemmeno da se stessa, che ha le ore che vengono scandite da quanto alcol riesce a ingerire.
   Vi giuro, Sammy – o Cal, a seconda di chi lo chiama – e Mads sono fantastici, ho passato il tempo a immaginarmi lui, grande e tatuato, che protegge la sua sorellina e se ne prende cura come se ne fosse il padre, pronto ad assumersi delle responsabilità che in realtà non dovrebbero competergli, eppure è lì, pronto a sacrificare la sua stessa vita e la possibilità di essere felice con Grace.
   Ha un forte spirito di abnegazione, disposto ad allontanare da sé le persone che ama pur di proteggerle.

   “Ogni volta che penso che non potrei amarla di più, mi innamoro un po’ di più.”

   Si avvicinano donandosi a vicenda amicizia e un porto sicuro in cui rifugiarsi nei momenti bui, Cal è il faro che la aiuta a salvarsi del tutto; Grace è la forza della fragilità, è il coraggio di andare avanti nonostante tutto, è l’amore incondizionato.

   La storia è divisa in tre atti, che rappresentano il cambiamento delle dinamiche nella vicenda; un po’ come se fossero i passi fondamentali della guarigione dei due protagonisti.
   Parla di amicizia, senso di famiglia, fiducia, unione e comunione di interessi, di seconde possibilità verso se stessi, verso la vita e verso l’amore.

   Chiudo questa recensione con una frase che ho amato particolarmente:

   “Dicono che l’amore non può salvarti, che devi prima salvare te stesso. Non credo che questo sia sempre vero. Penso che dobbiamo essere noi a piantare il primo seme di salvezza e lasciare che l’amore lo innaffi fino a farlo crescere nel fiore più bello e forte, capace di sopravvivere a tutto.”

   Questo sarà indubbiamente uno di quei libri di cui prenderò il cartaceo per poterlo rileggere in una veste diversa.