Devozione. Adorazione. Era il potere che dava inizio e fine ai mondi e, se necessario, lo avrebbe fatto in suo nome.
Ade, il dio dell’Oltretomba, ha finalmente conquistato Persefone. La notizia, però, scatena la furia di Demetra, decisa a distruggere la loro unione e a gettare la Nuova Grecia nel caos.
Teseo, intanto, alimenta la sua vendetta contro gli dei. Alleandosi con la Triade, progetta di abbattere l’Olimpo e sovvertire l’ordine cosmico.
Determinato a proteggere Persefone e il loro futuro, Ade sa che non tutti gli alleati sono come appaiono, e la fiducia è un lusso che il dio dei morti non può permettersi.
In un gioco di astuzie e tradimenti, Ade e Persefone dovranno lottare per il loro amore e per la sopravvivenza stessa dell’Olimpo.
Data di pubblicazione: 29/09/2024
Lingua: Italiano
Formati disponibili: Copertina rigida, copertina flessibili, epub
Spedizione: Entro 5 giorni lavorativi (salvo imprevisti). Consulta le Faq sulla spezione qui
chiara.verzulli –
“«Io sono nata come una punizione», disse lei. Quelle parole, per Ade, furono come una coltellata in pieno petto. Si riferiva al fatto che le Moire avevano esaudito il desiderio di Demetra di avere un figlio, ma con una conseguenza: la sua vita si sarebbe intrecciata con quella di Ade, uno degli dèi che Demetra odiava di più. Per quanto sembrasse un’insicurezza per lei, lo era anche per lui.”
Io e l’attesa siamo diventate grandi amiche per l’uscita di queste due serie. Mi è sempre piaciuta la mitologia, ma qui il mito di Ade e Persefone ha acquisito una dimensione superiore, mi fa proprio impazzire.
Ade e Persefone hanno suscitato l’ira di Demetra mostrandosi al mondo e annunciando il loro amore e la voglia di stare insieme. Quindi Nuova Grecia è nel caos, con tempeste di neve e ghiaccio in piena estate. Mentre leggevo queste parti mi venivano in mente le scene del maltempo di quest’estate al nord e ho pensato subito a una Demetra arrabbiata, chissà cosa hanno combinato il re e la regina degli inferi…
Scherzi a parte, non è solo il clima a essere impazzito e agire come elemento di disturbo nella coppia. Guai si muovono all’orizzonte, un pericolo colpisce gli Olimpi per mostrarli attaccabili e non poi così immortali come si pensa.
Mi affascina sempre leggere prima la storia dal punto di vista di Persefone e poi da quello di Ade. A volte mi domando se sto leggendo la stessa vicenda. Ogni storia ha la visione che contraddistingue i due dei: la prima, mi verrebbe da dire, rose e fiori, Persefone è buona e la sua bontà la restituisce al mondo con la gentilezza dell’accoglienza, la voglia di dare una possibilità a chiunque; il secondo, invece è forza, durezza, è smaliziato, conosce il mondo e gli esseri umani da troppo tempo per dare fiducia a chi non la merita.
“Persefone andava oltre qualsiasi cosa Ade avessi mai immaginato per se stesso: bella e gentile, troppo buona per le cose che il dio dei morti aveva compiuto nelle sue volte vite; eppure rimaneva, una luce fissa al suo fianco, un fato che Ade poteva seguire nel buio.”
Persefone per Ade è il punto fermo, sono quelle braccia che lo proteggono, è la persona di cui ha fiducia, ma una paura folle di perdere.
“Era come una sirena in un mare di seta nera: uno sguardo, un richiamo, e lui si piegava alla sua volontà.”
In questo capitolo non troviamo solo la loro lotta verso chi osteggia l’amore che provano
“«Persefone», disse. «Nessuno ci separerà: né le Moire, né tua madre, né Zeus.»
Lei deglutì e scosse la testa. «Ne sei così sicuro… ma nemmeno tu sfideresti le Moire.»
«Oh, tesoro, ma te l’ho già detto… distruggerei il mondo per te.»”
ma anche una lotta contro il tempo per evitare che continuino gli attacchi agli olimpi e ai protetti.
In tutto questo ci sono sempre le Moire continuano a decidere il destino di ogni uomo e dio.
Ho trovato molto interessante il fatto che in questo volume non ci sia solo il POV di Ade, ma anche di Teseo e di Dioniso, due personaggi le cui vicende si intrecciano in modo inestricabile con quelle di Ade.
“A volte, Ade si chiedeva chi stesse orchestrando il gioco e chi, invece, stesse solo giocando, però era conscio di una cosa: se avesse potuto diventarne la mente, lo avrebbe fatto.”
Continuo ad amare le figure di Ecate, Ermes e Apollo, che sono stabili presenze positive. Oddio, quante risate riescono a farmi fare Ade ed Ermes o Ade ed Ecate con i loro scambi di battute, non hanno paura del dio dei morti, non lo temono, ma lo rispettano. Ermes sembra spesso un ragazzino sempre pronto a fare dispetti, Ecate una dea pronta a vendicare le donne ferite e abusate.
Insomma, una serie che non potete assolutamente perdervi… Anzi, è una serie in cui non potrete che perdervi, diventerà qualcosa che aspetterete, proprio come faccio io.
“«Non è del nostro amore che mi preoccupo», disse. «Ma di quello che dovrò distruggere per mantenerlo.»”